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Turismo sostenibile: definizione e principi di un nuovo modo di viaggiare

Cosa si intende per turismo sostenibile?

L’Organizzazione Mondiale del Turismo sottolinea che un turismo sostenibile è un turismo consapevole e responsabile, che cerca di limitare l’impatto di ogni singola azione dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Per definirlo ancora meglio è utile anche fare riferimento a quello che viene spesso considerato il suo esatto opposto, cioè il cosiddetto turismo di massa. Quest’ultimo viene spesso associato alle migliaia di persone in autostrada verso le principali località balneari, di montagna o verso città d’interesse culturale, con un conseguente sfruttamento massivo delle risorse locali e un notevole inquinamento atmosferico.

Per turismo sostenibile s’intende, invece, una vacanza che cerca di ridurre al minimo le emissioni inquinanti, ma che ha anche rispetto della comunità locale e del territorio. Il tutto cercando ovviamente di unire tali aspetti al divertimento e al benessere personale.

Ora, la definizione di turismo sostenibile, in realtà, non va per forza in contrasto con quella di turismo massivo: infatti, negli ultimi anni, anche le mete più gettonate hanno cercato di dotarsi di sistemi di trasporto ecologici, di avviare campagne di raccolta differenziata e di sprecare meno risorse idrogeologiche possibili, dando vita a una vera e propria filosofia del turismo sostenibile.

Che cos’è il turismo sostenibile?

Quali sono le linee guida del turismo sostenibile?

Per parlare concretamente di turismo sostenibile, sia i viaggiatori sia le stesse strutture ricettive e le comunità coinvolte dovrebbero rispettare i seguenti concetti base:
rispettare e utilizzare in maniera ottimale le risorse ambientali, avendo cura di tutelare la biodiversità locale;
● garantire la partecipazione di tutte le persone che abitano in loco alle attività di turismo sostenibile, in modo da far comprendere a tutte le persone coinvolte i benefici derivanti da questo modo di operare;
rispettare la cultura e la popolazione autoctone;
● far vivere esperienze interessanti ai visitatori e al contempo sensibilizzarli sulle tematiche ambientali;
● creare un ritorno economico per le attività locali che porti vantaggi anche dal punto di vista sociale, includendo non solo chi è direttamente coinvolto nel circuito produttivo.

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Alcuni consigli pratici per fare turismo in modo sostenibile

Ora che abbiamo capito cos’è il turismo sostenibile, cerchiamo di dare qualche indicazione pratica per poter organizzare una vacanza divertente e al tempo stesso rispettosa del pianeta. Una volta scelta la località e verificata la disponibilità delle strutture alberghiere, abbiate cura di:
● prenotare il vostro soggiorno in alberghi, camping, bed & breakfast o ostelli che siano in possesso di certificazioni che attestino la loro sostenibilità ambientale, verificando anche che utilizzino fonti di energia rinnovabili o che possiedano un sistema interno di raccolta differenziata;
utilizzare il meno possibile l’aereo, che è uno dei mezzi di trasporto che emette in atmosfera le maggiori quantità di CO2. Se vi è possibile, utilizzate perciò il treno, una scelta decisamente più ecosostenibile;
● usare la bicicletta o i mezzi pubblici per gli spostamenti in loco, sempre allo scopo di abbattere le emissioni inquinanti;
rispettare la flora e la fauna locale, evitando di inquinare e di portare via gli animali o le piante della zona, specialmente se vi recate in vacanza all’estero;
sostenere i piccoli mercati e produttori locali, acquistando cibo di stagione e a chilometro zero. In questo modo sosterrete l’economia del territorio che vi ospita e ridurrete i consumi di energia e risorse tipici della Grande Distribuzione;
● fare sempre la raccolta differenziata, cercando i centri ecologici più vicini al luogo di villeggiatura per smaltire nel modo corretto i vostri rifiuti;
ridurre l’utilizzo di plastica, e in special modo delle bottiglie per le bevande, acquistando ad esempio borracce riutilizzabili, che potrete riempire in qualunque momento alle fontane pubbliche o direttamente in albergo.
durante tutta la giornata.

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F.A.Q

Quanta batteria consuma il sensore NFC del mio cellulare?2022-09-23T11:52:56+02:00

Il consumo del sensore NFC è pressoché irrilevante (circa l’1% della batteria nell’arco di una giornata). Inoltre, consuma batteria solo nell’istante in cui lo si usa, in modo simile al GPS e a differenza del Bluetooth. Questa caratteristica dell’NFC consente di lasciare sempre attivato il sensore NFC, senza problemi per il consumo di batteria.

Come faccio ad attivare/disattivare l’NFC sul mio cellulare?2022-09-23T11:58:10+02:00

Dipende dal modello e dal sistema operativo. In generale:
• Android: Impostazioni > Wireless e Reti > (Altro) > NFC
• IOS: consulta il link qui di seguito https://www.shopnfc.com/it/content/20-nfc-iphone

Perché non riesco a leggere un Tag NFC con il mio smartphone?2022-09-23T11:52:47+02:00

Ecco alcune indicazioni da tenere presente.
• Innanzitutto, verificate che il sensore NFC del vostro smartphone sia abilitato e che lo schermo sia sbloccato.
• Verificate dove è posizionato il sensore NFC nel vostro smartphone. Solitamente è sul retro, più o meno al centro, ma potrebbe essere anche davanti, o sulla sommità del telefono.
• Verificate di non avere una cover in metallo o comunque troppo spessa, che possa bloccare o limitare la sensibilità del sensore NFC.
• Verificare che il Tag NFC non sia posizionato su una superficie metallica o comunque sopra un materiale conduttore (compreso un altro Tag NFC), in quanto può creare interferenza nel campo magnetico necessario alla lettura.
• Nel caso di un Tag NFC schermato, verificate che lo state leggendo dal lato giusto (quello senza ferrite).
Se dopo aver verificato, non riuscite ancora a leggere il Tag, può darsi che effettivamente il Tag sia rotto, oppure che il sensore del vostro smartphone sia difettoso. Vi invitiamo a contattarci per offrirvi l’adeguata assistenza.

Il mio dispositivo è compatibile con questa tecnologia?2022-09-23T12:20:37+02:00

Consulta la tabella per conoscere i modelli di Smartphone e Tablet compatibili con le varie tipologie di Chip NFC (ultimo aggiornamento: 10 giugno 2022).
Visitare questa pagina per verificare il modello esatto. https://www.shopnfc.com/it/content/7-cellulari-e-tablet-compatibili-con-tag-nfc

I Tag NFC hanno bisogno di alimentazione?2022-09-23T11:52:39+02:00

No, non richiedono alimentazione. Vengono infatti attivati dal campo magnetico del sensore NFC.

Cos’è l’NFC? Cosa sono i Tag NFC?2022-09-23T11:52:31+02:00

L’NFC è l’acronimo di Near Field Communication ed è un protocollo di comunicazione contactless. I Tag NFC sono dei microchip con un’antenna, che possono contenere informazioni ed essere letti in modo semplice e rapido da un cellulare o un tablet dotato di NFC.

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