Il problema dei rifiuti, soprattutto a base di plastica, e dell’inquinamento ambientale hanno negli ultimi anni assunto una rilevanza mondiale. Basti pensare a Fridays for future, il movimento internazionale ambientalista di protesta fondato dalla svedese Greta Thunberg nel 2018, che nel maggio del 2021, alla COP 26 di Glasgow, è riuscito a catalizzare l’attenzione di tutti i principali capi di stato mondiali. Nonostante la ribalta mediatica sia riuscita a porre l’accento su questo grave problema, ancora molto può essere fatto per salvaguardare la salute del nostro pianeta: infatti sono ancora troppi i rifiuti prodotti ogni giorno e non correttamente smaltiti o riciclati. Cerchiamo, allora, di capire in questa sede come ridurre lo spreco di plastica e per quale ragione è di vitale importanza limitarne l’utilizzo nella vita quotidiana.
Perché è importante ridurre lo spreco di plastica?
La plastica è il materiale che utilizziamo di più nel quotidiano: basti infatti pensare che l’80% dei rifiuti che finiscono in mare sono a base di polimeri plastici, il che significa che quasi l’intero sistema di produzione dei beni di consumo si fonda in gran parte sull’impiego di tali materiali. Ad avvalorare questa tesi sono i dati sulla produzione mondiale di plastica, che nel 2015 ha raggiunto i 381 milioni di tonnellate.
Inoltre, è un elemento molto difficile da riciclare: infatti, stando ai dati forniti da Greenpeace, solo il 6,6% delle bottiglie sono realizzate a partire da una percentuale di plastica riciclata, proprio per il fatto che non tutti i polimeri possono essere reintrodotti nei circuiti produttivi, diventando così rifiuti ad elevato impatto ambientale. Per questa ragione è fondamentale ridurre l’utilizzo della plastica nel quotidiano, specialmente nell’ambito alimentare.
Sulla base di questa premessa, l’Unione Europea ha approvato nel 2019 un disegno di legge che vieta la vendita di alcuni prodotti in plastica monouso, come piatti, cannucce e posate, fissando al contempo l’obiettivo di riciclare almeno il 90% delle bottiglie prodotte.
Un traguardo ambizioso, che però può essere raggiunto se ciascuno di noi compie semplici gesti all’interno della vita di tutti i giorni, come ad esempio fare correttamente la raccolta differenziata o, appunto, limitare al massimo l’utilizzo delle plastiche monouso.
Quanto tempo ci vuole perché la plastica si degradi?
Per capire meglio quanto è dannosa la plastica per l’ecosistema basti pensare che:
● una normale bottiglietta, così come anche le stoviglie monouso, hanno bisogno di circa 450 anni per dissolversi nell’ambiente;
● una capsula del caffè o uno spazzolino da denti si degradano in 500 anni;
● le cannucce di plastica per le bibite necessitano di un periodo di 200 anni;
● un sacchetto di plastica non biodegradabile impiega 20 anni per dissolversi in natura.

5 consigli per ridurre lo spreco di plastica nella propria vita quotidiana
Detto questo, cerchiamo di elencare qualche consiglio utile su come ridurre l’inquinamento della plastica a casa, in vacanza e nei luoghi di lavoro o di svago.
1. Evita l’utilizzo di oggetti usa e getta
Si tratta del primo elemento a cui fare attenzione nella vita di tutti i giorni. Cercare di usare sempre, anche fuori di casa, posate e contenitori di acciaio inox, materiale indistruttibile e soprattutto indicato per l’utilizzo alimentare; dove impossibile usare stoviglie compostabili, che possono cioè essere smaltite nell’umido; avere sempre con sé sacchetti o borse riutilizzabili quando si fa la spesa, magari in tessuto o plastica riciclata: questi sono solo alcuni dei semplici gesti che è possibile portare avanti senza neanche troppi sforzi.
2. Conserva il vetro
Questo materiale è riciclabile al 100% all’infinito, a patto di essere pronti a un enorme dispendio di energie. Proprio per questo, è giusto preferirlo alla plastica, ma anche riutilizzarlo il più possibile, lavando i contenitori in vetro e sfruttandoli per altri scopi a lungo.
3. Punta sul cibo sfuso e sui refill
Comprare cibo sfuso e possibilmente fresco è un ottimo modo per ridurre l’impatto inquinante che hanno gli imballaggi dei prodotti alimentari sull’ecosistema, come anche comprare detersivi e detergenti per la casa in forma sfusa. È possibile contare sul principio del refill anche per l’acqua depurata: scopri di più sul nostro servizio HubWater.
4. Non buttare la plastica se non è necessario
La cosa più importante, infatti, è limitare il più possibile gli sprechi, quindi non è saggio buttare dall’oggi al domani qualsiasi oggetto di plastica in proprio possesso, per passare ad acquistare nuovi prodotti in altri materiali. Molto meglio, invece, riutilizzare la plastica che già si possiede il più a lungo possibile, per esempio usando i contenitori in plastica dura anche per altri scopi rispetto a quelli per cui li si ha comprati;
5. Riduci l’uso di bottiglie di plastica
Sia a casa sia quando si è in ufficio o in giro per la città, non è necessario acquistare sempre nuove bottiglie di plastica. È molto semplice ed economico, invece, utilizzare al loro posto delle borracce in metallo, da riempire con l’acqua delle fontanelle, delle case dell’acqua o del rubinetto, dove possibile.